Vele

Arte al terzo nasce dalla memoria, quella stessa memoria che la gente di mare ci ha lasciato in eredità, fatta di miseria e valori, di sacrificio e successo, di grigiore e… colore.
Da quella memoria Arte al terzo tenta, con le sue riproduzioni artistiche, di far “rinascere” l’antica marineria dell’Adriatico.

Avvicinare la vita e lo spirito di quella gente umile e forte, di quei naviganti del proprio destino, può regalarci un’affascinante suggestione, ma forse – chissà – può anche offrirci un esempio prezioso in questo nostro tempo complicato, dove il colore sembra non appartenere più alla terra e tantomeno al mare, e l’essenziale rischia spesso di perdersi fra tanti dettagli superflui…

Arte al Terzo
Arte al Terzo

Da semplici pezzi di legno nascono così le mie riproduzioni: scolpite, incise, levigate e colorate.
Modelli che – senza nulla togliere al modellismo “classico” – non vogliono solo riprodurre fedelmente, ma hanno un’ambizione in più: esaltare, con la loro stessa, voluta imperfezione, quella rude semplicità che si apprezza quando ci si accosta a un’antica barca in legno, o addirittura ci si naviga.

Arte al Terzo

I colori per dipingere le vele sono gli stessi che usavano un tempo i nostri marinai: ossidi e terre, colori semplici e naturali come il rosso mattone, il giallo ocra, il nero…

Arte al Terzo

Arte al terzo propone al pubblico 8 modelli di barche da pesca con vela al terzo del Museo della marineria di Cesenatico, Sezione Galleggiante: Lancia romagnola, Battana, Topo e Paranza (tutte ad singolo albero), Bragozzo e Trabaccolo (a due alberi).
Tutti gli 8 i modelli sono disponibili sia in versione “già costruita”, sia confezionato negli speciali “kit artistici” di montaggio, dove troverete l’occorrente per costruire la vostra barca, e dipingerne la vela in modo facile e divertente, e se volete, con un tocco solo vostro: proprio come faceva una volta la nostra gente di mare.

Arte al terzo
Stefano Budini

Arte al Terzo

La storia si ripete, ma la speciale vocazione di un’ arte che è scomparsa non si riproduce più. Se ne andata, sparita dal mondo come il canto di un uccello selvatico estinto…
E’ la capacita di governare un qualsiasi naviglio a vela è un arte la cui bella forma sembra già allontanarsi da noi verso l’ombrosa Valle dell’Oblio… una lotta in solitario contro qualcosa di molto più grande di te …l’esercizio faticoso ,impegnativo di un’arte il cui ultimo esito sta sulle ginocchia degli dei.
(Joseph Conrad, Lo specchio del mare,1906)

Uno speciale ringraziamento a Diego Fusaroli